La menopausa e l’aumento di peso sono correlati a causa del rallentamento del metabolismo basale, per cui è necessario seguire una dieta povera di grassi.
La vita femminile passa attraverso diverse fasi cruciali. Ciascuna fase è caratterizzata da bisogni nutrizionali diversi.
La menopausa rappresenta un periodo transitorio molto delicato, fisicamente e non solo poichè segna la fine della capacità riproduttiva di una donna.
La “caduta” dei livelli di estrogeni comporta alterazioni a livello del metabolismo osseo, lipidico e glucidico che incrementano il rischio di osteoporosi, malattie cardiovascolari, diabete, sovrappeso e obesità.
A causa della tendenza all’aumento del peso corporeo per il rallentamento del metabolismo basale, bisogna limitare l’introito di calorie e seguire una dieta povera di grassi.
L’alimentazione gioca un ruolo chiave in tutto questo. Bisogna seguire una dieta varia ed equilibrata, ricca di frutta, verdura, legumi, cereali, pesce e carni magre.
Per la salute delle ossa è fondamentale l’introduzione di calcio e vitamina D.
Il calcio è il principale costituente delle ossa. Oltre al latte e ai suoi derivati, ci sono anche altri alimenti particolarmente ricchi di questo minerale come legumi, ortaggi a foglia e alcuni pesci, tra cui sardine e acciughe. Nel caso in cui condizioni di sovrappeso o ipercolesterolemia rappresentino controindicazioni per il consumo di latticini è opportuno ricorrere a integratori specifici.
Anche la vitamina D è fondamentale per la crescita della struttura scheletrica e per il mantenimento di un’adeguata mineralizzazione ossea, poiché promuove l’assorbimento intestinale del calcio e controlla i meccanismi di riassorbimento osseo. Dal nostro organismo la vitamina D viene prodotta a livello cutaneo attraverso l’esposizione alla luce solare; le fonti alimentari di questa vitamina sono poche, la troviamo in sgombro, sardina, acciuga, salmone, tonno e uova.
L’attività fisica anche in questa fase ha un’azione positiva sul benessere generale: contrasta i sintomi della menopausa, migliora il riposo notturno, ha effetto benefico sull’umore, riduce il rischio cardio-vascolare e di osteoporosi.
La carenza di estrogeni comporta anche modificazioni metaboliche (rialzo del colesterolo “cattivo”, rallentamento del metabolismo degli zuccheri, riduzione della funzionalità tiroidea), responsabili dell’incremento ponderale con accumulo di grasso a livello del punto vita.
Buona abitudine sarebbe misurare la circonferenza addominale, nel caso sia superiore a 80 cm si incorre maggiormente nel rischio di complicanze metaboliche di cui abbiamo parlato.
Cogliamo il bello di ogni età assumendo uno stile di vita adeguato. E’ questa la via del benessere e della salute.